▶ Andrew Simon Effonshire - Mustang - Contrabbandieri - 26
★ Quella forse era la quinta birra che beveva nell'arco della giornata. Poteva sentire il liquido freddo e amaro scendergli giù lungo la gola e scaldarlo. Non appena mise giù il boccale Drew riprese a ridere a crepapelle ad una battuta che a malapena aveva sentito mentre continuava a riempire i boccali dei suoi commensali. Obediah lo stava osservando, lo sguardo accigliato e leggermente severo e i baffi sporchi di schiuma. Drew subito lo raggiunse, sorridendogli malandrino mentre guardava la taverna stracolma. Era un periodo che gli affari andavano bene ed erano fortunati per questo; in tempi di magra Drew rischiava di non arrivare a fine mese e non voleva certo tornare a vivere dentro la taverna!
Su Obediah! Fai un sorriso! disse il ragazzo, prima di servire due ragazze dall'aspetto curato ed elegante. Il giovane barista le seguì con lo sguardo fino a che queste non andarono a sedersi al loro tavolo, davanti a loro due tazze e una grande teiera stracolma di the. Forse per lui erano anche fin troppo raffinate, preferiva di gran lunga ragazze più "rozze"...un pò come quella che era appena entrata. Charlotte Butterfly Savage. La sua amica di infanzia e colei che l'aveva brutalmente friendzonato. Fortunatamente Charlie non provava vergogna a parlargli e Drew non portava rancore per avergli spezzato il cuore e tutto era tornato come prima in poco più di un giorno.
Subito le preparò una birra grande e rossa, come preferiva lei e la fece scorrere lungo il bancone
Ciao Charlie...il solito? domandò, mentre rimaneva incantato dalla sua figura. Era bellissima...quel vestito le stava divinamente, gli occhi felini e truccati sapientemente e poi quelle due enormi bocce che sfidavano qualsiasi legge di gravità.
Non pensi di essere troppo...scollata? Non vorrai attirare la clientela sbagliata al bancone scherzò il ragazzo, mettendosi davanti a lei e sporgendosi un poco, venendo invaso dal profumo di buono che scaturiva. Anche Andrew lo sapeva, quella cotta non gli sarebbe mai passata, anche perchè Charlie era un dannatissimo schianto! E anche caratterialmente era la persona giusta per lui, anche se, forse, era troppo curiosa per i suoi gusti. Si sporse sul bancone, facendo forza sulle sue braccia muscolose per riuscire ad arrivare ad un centimetro dal suo viso
Sei bellissima, come sempre sussurrò, lasciandole poi un bacio a tradimento sulla guancia sinistra prima di tornare al riparo dietro il bancone di legno. Non sia mai che doveva schivare uno schiaffo! Ne aveva ricevuti alcuni da Charlie e lei non si risparmiava mai, ma rischiava ogni volte. Perchè ne valeva la pena
.
.
